sabato 16 novembre 2013

amore, oggi c'è la partita



tutti noi ce lo siamo sentiti dire almeno una volta nella vita: amore, oggi c'è la partita.
che siate uomini o donne, prima o poi nella vita vi toccherà sentirlo dire dal vostro partner.
ora, se il bipede in questione sta per guardare una partita di calcio, è un momento meraviglioso: avete quasi 2 ore di tempo per farvi un lungo bagno in vasca, la pedicure, l'esfoliante, la maschera al viso ecc ecc consapevoli del fatto che non verrete disturbate, se non da qualche urlo occasionale o catenelle di bestemmie. voi ignoratelo e rilassatevi.
se il bipede in questione si accinge a guardare una partita di rugby (organizzatevi per tempo per poterla vedere assieme a lui. fidatevi. guardate più rugby!) prima della partita potete preparare degli stuzzichini veloci ed economici come quelli che vi suggerisco io.
valgono solo per le partite di rugby, o moto gp, match di tennis, nuoto sincronizzato, tuffi, equitazione, basket, pallavolo. tutto tranne il calcio.


vi serviranno pochi e semplici ingredienti:
- 2 rotoli di pasta sfoglia, uno tondo e uno rettangolare
- 1 confezione di sugo pronto del sig Giovanni Rana, al gusto che preferite. io ho preso quello ai funghi.
- 1 uovo sbattuto con un pizzico di sale e relativo pennello per spennellare
- un pezzo di grana o di formaggio stagionato tipo piave o mezzano
- placche del forno
- rotella per la pizza
accendete il forno a 200° statico, che intanto si scalda

iniziamo coi CORNETTI RIPIENI

come prima cosa, srotolate la pasta sfoglia tonda e tagliatela a spicchi con la rotella per la pizza

fatto questo, sulla parte larga di ogni spicchio mettete mezzo cucchiaino di sugo (potete farli anche dolci mettendoci tipo nutella o marmellata, ma con la birrozza da partita stanno meglio quelli salati)

arrotolate gli spicchietti di pasta partendo dal forno e schiacciate le 2 estremità per chiuderle, che così non vi scappa il sugo

disponete i cornettini un po' distanziati sulla placca del forno perchè si gonfieranno

spennellateli con l'uovo sbattuto e poi cacciateli in forno nella parte alta per 15 minuti o finchè non sono belli dorati sopra

facili e veloci!

con l'altro rotolo facciamo i BASTONCINI AL FORMAGGIO

srotolate la pasta sfoglia rettangolare e spennellatela tutta bene con l'uovo

grattugiate sopra un po' di formaggio, copritela bene bene tutta

con la rotella per la pizza tagliatela a striscioline

attorcigliate le striscioline chiudendo dentro il formaggio. non serve che siano proprio chiuse benissimo, anche se restano un po' aperte va bene, il formaggio farà la crostina in quel punto. crostina croccolina. gnam!

disponeteli bene ordinati sulla placca del forno

spennellateli velocemente solo sopra con l'uovo sbattuto e lanciateli in forno sempre a 200° per 10/15 minuti
croccantissimi e saporiti.
a questo punto scegliete il posto migliore sul divano, stappatevi 2 birrozze, e godetevi la partita coi vostri stuzzichini.
e non dimenticate mai che il rutto è libero, ma la scoreggia va dichiarata!

mercoledì 6 novembre 2013

Pane dal Mondo: Challah ai semi di papavero

queste sono le bestiacce che sono uscite dal forno di casa ieri notte...
la foto è senza filtro e il colore è assolutamente fedele. il profumo purtroppo non vi arriva. 
la ricetta in questione purtroppo non è mia, ma l'ha scritta questa fantastica signora qui (che all'anagrafe fa Linda Collister di nome)
in questo libro qui, che se vi piace fare il pane, è come il manuale delle giovani marmotte.
lo challah è un pane antichissimo, la ricetta viene dagli Ebrei dell'Europa Centrale, che lo preparavano fin dal medioevo. infatti la ricetta ha ingredienti veramente base e di massima reperibilità. 

INGREDIENTI:
- 700 gr di farina bianca per pane non trattata (io ho usato la manitoba)
- 2 cucchiaini di sale fino
- 15 gr di lievito fresco 
- 1 cucchiaino di zucchero (l'ho aggiunto io, poi vi spiego perché)
- 220 ml di acqua tiepida (io ho fatto pochissima acqua per sciogliere il lievito, e il resto latte)
- 3 uova medie, sbattute
- 3 cucchiai di miele
- 85 gr di burro non salato, fuso e lasciato raffreddare
per la doratura:
- 1 uovo, sbattuto con un pizzico di sale
- semi di papavero


PROCEDIMENTO
  • setacciate farina e sale in una bella ciotola grande, mescolateli e fate la fontana al centro.
  • mettete acqua, lievito e zucchero in una ciotola e sciogliere bene il lievito. se decidete di usare il latte come ho fatto io, prima sciogliete il lievito in poca poca acqua e poi arrivate ai 220 ml aggiungendo il latte, a temperatura ambiente (vedi il post coi suggerimenti per fare il pane)
  • versate al centro della fontana il miele, il burro, il lievito con l'acqua/latte e le uova sbattute e mescolate bene il tutto cino ad ottenere una pasta quasi compatta
  • rovesciate tutto su un piano infarinato e lavorate la pasta per almeno 10 minuti, se è troppo appiccicosa aggiungete un cucchiaio di farina alla volta e incorporatelo sempre impastando.
  • lavate la ciotola dove avete iniziato a impastare, asciugatela bene e ungetela tutta con un po' di olio di semi di girasole, che è insapore. ungete anche la pasta, mettetela nella ciotola, chiudete con la pellicola e mettete il tutto nel forno chiuso e spento a lievitare finché non avrà raddoppiato le dimensioni. quindi almeno un'ora e mezza, ma anche 2. 
  • quando l'impasto è bello cresciuto, chiacciatelo con le nocche lasciandolo nella ciotola, copritelo e lasciatelo lievitare di nuovo per almeno altri 45 minuti finché non raddoppia di nuovo di volume
  • trasferite l'impasto sul piano infarinato e dividetelo in 3 parti uguali, e intrecciatelo. se siete dei ninja potete fare anche trecce a 4 o 5 nastri di pasta. per me 3 sono già anche troppo complicati. se volete fare più pagnotte come ho fatto io, prima dividete la pasta in 4, poi ogni parte in 3 e fate le treccine. 
  • trasferite le trecce di pasta sulla placca del forno e lasciate lievitare per almeno altri 45 minuti. nel frattempo accendete il forno e scaldatelo bene a 220° C
  • spennellate le trecce di pane con l'uovo sbattuto per 2 volte. poi cospargete con i semi di papavero.
  • mettete il pane a cuocere nel forno caldo per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 190° e fate cuocere per altri 20 minuti se avete fatto le trecce piccole, o 30 minuti se avete fatto un unico treccione da ninja.
  • fatelo raffreddare su una gratella e mangiatelo entro 4 giorni. 




se ti viene voglia di fare il pane:

il pane non dovrebbe essere al maschile, perché il pane è femmina.
ci vuole passione, devi coccolarlo a lungo, ci vuole tanta pazienza e attenzione maniacale nelle piccole cose. e alla fine sarà meravigliosa!
qui vi riassumerò tutti i trucchi e le cose che faccio io quando mi metto a fare il pane.
ovvio che se avara suggerimenti da dare sono sempre ben graditi!

- la farina: per fare il pane io di solito uso la farina manitoba, che è più ricca di glutine e ha un indice proteico abbastanza alto (la lezione sulle farine ve la scrivo un altra volta)
come dice Gabriele Bonci, che di pane ne sa a manetta, la farina soffre a starsene chiusa nel pacchetto di carta, perché è una cosa viva! prima di fare il pane, setacciatela e fatele prendere aria. vi giuro che il risultato cambia.

- il lievito: ci sono 2 scuole di pensiero: quelli come me che sono dei cazzoni, e quelli del secondo figlio in frigorifero: la pasta madre.
io non ho voglia di badare al pupetto, e fare il pane regolarmente, e rinfrescarlo ecc ecc. ammiro chi ce la fa. non è il mio caso, comunque. quindi uso il lievito di birra. o i cubetti che si prendono freschi al banco frigo ( e che spesso mi congelo per comodità così non mi scadono. poi basta lasciarli scongelare e tornano belli come prima eh) o le bustine secche del Mastro Fornaio Pane Angeli, quelle argentate.
il lievito è un golosone: mangia zucchero a manetta! prima di aggiungere il lievito alla ricetta, svegliatelo mettendolo in un po' di acqua a temperatura corporea, quindi appena appena tiepidina, e scioglietelo bene sbattocchiandolo per fargli prendere aria e fargli capire che è ora, assieme a un cucchiaino di zucchero, che così lui è contento e fermenta meglio. e il pane vi cresce di più.

- il sale: sempre lontano dal lievito, mai insieme perché il sale lo uccide! mettete il maligno sale nella farina e il lievito nell'acqua, o usate metà acqua per sciogliere il sale e metà per il lievito, e aggiungetele una alla volta, mescolando la prima alla farina prima di aggiungere l'altra.

- temperature: mentre lavorate il pane, tutto deve essere alla temperatura delle vostre mani. se è troppo freddo il lievito non si sveglia bene, se è troppo caldo si cucina. non aggiungete cose troppo fredde, tipo il latte appena preso dal frigo. fatelo andare a temperatura ambiente prima, che è meglio!

- impastare: al primo impasto, la pasta va lavorata sempre per almeno 10/15 minuti, con energia (vi verranno i braccioni o potete sfruttare l'uomo di casa) ed è meglio se tirate la pasta in lungo, così l'amido della farina si rompe e vi lievita meglio.

- lievitazione: la magia! ci vuole tanta pazienza, ci vogliono ore, un ambiente a temperatura costante e ancora pazienza! io quando impasto uso un bel ciotolone gigante (la blanda ikea in acciaio per capirci, quella più grande, che essendo in acciaio non la rompo di sicuro con le mie maniere delicate) ci metto dentro l'impasto, la chiudo con la pellicola trasparente e la metto nel forno spento. sono sicura che li dentro è inespugnabile e i colpi di aria non andranno a disturbarla.

- forno: il pane cuoce in forno statico per caduta, cioè con la temperatura che crolla. per farlo dovete scaldare bene bene bene il forno alla massima temperatura, infilarci il pane dentro e dopo 5 minuti abbassare alla temperatura di cottura. niente forni ventilati che vi seccano solo il pane. se avete il forno a legna sappiate che vi odio e vi invidio con tutto il cuore.

- dopo cottura: il pane va cotto sulla placca del forno i in una teglia bella grande, e lasciato raffreddare sulla gratella, così finirà con calma di buttare fuori l'ultima umidità e vi resterà la crosta croccantina. se invece vi piace la crosta morbida, fatelo raffreddare avvolto in un canovaccio di cotone. MAI farlo raffreddare lasciandolo sulla placca, se no tutto il fondo vi diventa umido e mollaccioso anche se è bello dorato e vi sembrava ben cotto.

martedì 29 ottobre 2013

Pane alla Zucca


la ricetta di questo bel panone di zucca non è mia, ma viene stranamente dalla prova del cuoco, ed è di quel genio del pane di Gabriele Bonci (bonci bom bom bom)
con le dosi che sono scritte qui, io ho fatto 2 pagnottoni come quello in foto, poi sopra ci ho messo i semi di zucca, per stare in tema :)

INGREDIENTI
- 1 kg di farina manitoba
- 700 gr di purea di zucca, ben salata
- 200 gr di pasta madre o 7 gr di lievito di birra (sciolto in pochissima acqua con un cucchiaino di zucchero)

PROCEDIMENTO
  • Purea di zucca: fate cuocere la zucca in padella con pochissima acqua o la fate bollita come ho fatto io, l'importante è che sia molto salata perché non metteremo sale nell'impasto. 
  • mescolate insieme farina, zucca e la pasta del pane o il lievito, lavorate l'impasto anche sul piano infarinato per una decina di minuti, finché è bello elastico e omogeneo. 
  • lasciatelo lievitare per 5/6 ore. io l'ho messo coperto con la pellicola nel forno spento. 
  • quando sarà ben lievitato riprendete l'impasto, fate le pagnottine, rotolatele nei semi, fate i tagli decorativi con la forbice così sembreranno dei margheritoni  e lasciatele lievitare per un'altra ora. lui le mette in un canovaccio e ci mette i semi e le taglia da già lievitate, io le ho messe direttamente sulla placca del forno e le ho inseminate e tagliate prima così lievitando sono esplose.
  • scaldate bene il forno al massimo e quando è bello caldo, infornate il pane e abbassate la temperatura a 180°. fatelo cuocere per un'oretta e lasciatelo raffreddare su una gratella. 
ecco il video della ricetta originale 





mercoledì 9 ottobre 2013

Pollo impanato al mais al forno

e siccome l'avete chiesta, ecco qui la ricettina di stasera:
dovevo fare i petti di pollo, ma volevo che fossero saporiti e senza friggerli.
ho riadattato la ricetta pubblicata da ShivaQueen (il video è questo http://youtu.be/PX8pQkZI0_k )


INGREDIENTI:
- petto di pollo a fettine
- farina di mais fioretto da polenta
- 1 uovo
- cornflakes qb
- rosmarino e salvia secchi
- paprika dolce
- sale
- olio evo


PROCEDIMENTO:

  • accendete il forno a 180° così intanto si scalda
  • mettete i cornflakes in una terrina e macinateli con le mani finché diventano tipo così

  • aggiungete ai cornflakes un pizzico di paprika, un pizzico di rosmarino secco e un pizzico di salvia secca (ma se avete quelli freschi va bene uguale, li tritate e siete a posto).  Prendete l'uovo, mettetelo in un piatto fondo, salatelo  e sbattetelo, e nel terzo piatto ci mettete un po' di farina fioretto (quella più fine) da polenta, sempre con un pizzico di sale. 


  • impanate i petti di pollo passandoli prima nella farina da polenta, poi nell'uovo e per ultimo nei cornflakes tritati, avendo cura di premere bene bene rigirandoli più volte perchè se ne attacchino tanti. 
  • disponeteli sulla placca del forno che avrete già preparato con la carta da forno e un giro di olio extravergine di oliva. 

  • metteteci un altro giro di olio evo anche sopra (sempre un filo mi raccomando, se no li facevo fritti se dovevo annegarli nell'olio) e sbatteteli per 30 minuti in forno, a 180° come l'avevate acceso prima, che nel frattempo dovrebbe essersi scaldato. 
il contorno sono semplicissime patatine di montagna e cipolline al forno.

come vedete oltre a sembrare ghiotterrimo, é anche super leggero! 
se lo rifate, fatemi sapere se vi piace! 

buon appetito! 
un abbraccio! 
marcy

lunedì 16 settembre 2013

Spaghetti ortolini

si, sono una cazzona.
volevo fare un blog di ricette e non ci sto mai dietro.
è che metterle su instagram è più pratico...bla bla bla...
vai con la ricetta



Pasta veloce veloce, dosi per 2 persone:

INGREDIENTI:
- 170 g di pasta 
- mezza cipolla piccola, un quartino se è una cipollotta grande
- 2 manciate di pomodorini
- 2 peperoni a corno gialli
- origano
- olio extravergine di oliva
- olio piccante
- sale & pepe

- appendice agli ingredienti -
la pasta: sulla pasta sono schizzinosa, ultimamente ho scoperto la Sgambaro e voglio solo quella. il pastificio è a Castello di Godego, vicino a Treviso, utilizzano solo grano italiano delle regioni confinanti col Veneto ed energia da fonti rinnovabili. ovvio, se prendo un pacco di pasta di un'altra marca non esploderà il pianeta, ma mi piace pensare che anche questi piccoli gesti quotidiani possano fare qualcosa per lasciare a mio nipote un mondo meno di merda. 
per le dosi: li dipende anche da quanta fame avete e dalle bocche da sfamare. io faccio la dose da 170 g scarsi per 2 persone perchè ci basta giusta per la famona del mezzogiorno e perchè col pacco da 500 g mi vengono circa 3 dosi uguali, grammo più grammo meno. c'è chi si regola coi 60 grammi a testa per non ingrassare e chi se ne fa pacificamente 100 gr e tanti saluti. li sta a voi decidere. 
i pomodorini: sono datterini del mio orticello sul balcone, cresciuti a sole e angelo del Santo e senza pesticidi. 
la cipolla: è sempre ortolina, mi sono germogliate le cipolle in dispensa, e invece di buttarle via le ho piantate. ha funzionato. 
i peperoni: sono peperoni a corno gialli, quelli avevo in orto. ma potete usare anche dei peperoni normali o di un altro colore eh. 
origano: direttamente dalla puglia raccolto e seccato a mano dalla mamma di una cara amica (grazie Angela, spacca!)
olio piccante: niente di trascendentale, è semplice olio extravergine di oliva in cui lascio macerare del peperoncino tritato. più resta li e più diventa infernale. 



STEP 1: in una bella pentola capiente mettete a bollire l'acqua per la pasta. nel frattempo tritate la cipolla e fatela soffriggere a fuoco basso con 2 cucchiai di olio evo (in una padella abbastanza grande da contenere anche la pasta per saltarla a fine cottura). se vi piace metteteci anche un po' di olio piccante
STEP 2: nel frattempo che la cipolla rosola, pulite bene il peperone eliminando i semini e il filamento bianco interno, e tagliatelo a dadini.
STEP 3: fate soffriggere il peperone con la cipolla, sempre a fuoco basso, diciamo per un 5 minuti buoni. nel frattempo lavate i pomodorini e tagliateli a metà se son piccoli o a quartini se sono più grossi.
STEP 4: quando i peperoni iniziano ad ammorbidirsi, aggiungete i pomodorini e continuate a rosolare



STEP 5: se l'acqua della pasta nel frattempo bolle, salatela e buttate la pasta, e cuocetela coi tempi indicati sulla confezione. se mentre rosolate le verdure vedete che si asciugano troppo, aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta. è favolosa per i sughi perchè contiene l'amido che la pasta rilascia in cottura, e vi fa un ottimo sughino abbracciapasta. lasciate le verdurine un po' acquose, così poi quando ci mettiamo la pasta al dente e la saltiamo, l'ultima acqua che assorbono è quella verdurosa, e da più sapore alla pasta. 
STEP 6: quando la pasta è al dente, scolatela. aggiungete l'origano alle verdurine solo all'ultimo momento, nessuna erba aromatica dovrebbe sopportare la tortura della cottura.
STEP 7: aggiungete la pasta al dente in padella alle verdure e all'origano, e saltate tutto per un minuto a fuoco vivace. (step 8)


impiattate e godetevi la vostra pasta! 
se la rifate, fatemi sapere com'è venuta e se vi piace! 
buon appetito!

marcy

sabato 31 agosto 2013

Sotto il Salone e tra le Piazze

oggi pomeriggio sono andata a farmi un giro in centro, per fare i miei 10.000 passi al giorno.
gira che ti rigira, si finisce inevitabilmente sotto il salone e nelle piazze.
i banchetti ortolani di piazza delle erbe ormai sono al 70% in mano a stranieri che fanno a gara per invitarti a comprare da loro. restano a combattere la concorrenza questi 4/5 banchetti di frutta e verdura italiani. non sono razzista, la crisi colpisce tutti indistintamente, la roba la prendono tutti allo stesso mercato all'ingrosso. però come compro prodotti il più possibile a km zero, seguendo la stagionalità (il buon proposito dura 2 minuti perché sono goloserrima e se vedo qualcosa che mi piace finisce in sporta su bi to) mi sono fermata sul banchetto degli italiani. (anche perchè non mi han rotto le ciribiricoccole per farmi comprare, e questo vale oro) mi sono portata a casa 1 kg di uva pizzutella dolcissima, 4 arance di quelle nuove per farmi la spremuta domani mattina, 3 finocchi croccanti e mezzo kg di zucchine bellissime, piccole e dolci.
di solito vado al supermercato o dal fruttiladro gioielleria cartier sotto casa. fare la spesa al mercato in centro però ha un fascino tutto suo, non c'è niente da fare.
le botteghe sotto il salone invece le sconsiglio caldamente ai vegetariani facilmente impressionabili, ci sono cose che digerisco poco anche io. (sono stata vegetariana per anni, ma questa è un'altra storia)
mi son fermata in gastronomia e son tornata a casa con una vaschettina di baccalà mantecato da far risorgere chiunque.
sono mezza vicentina (niente sproloqui calcistici, grazie) e il baccalà a casa mia è sempre stato un piatto fisso. come a tutti i bimbi, nei primi anni di vita il classico baccalà alla vicentina non c'è modo di farlo piacere.
il baccalà è uno di quei cibi molto veneti che si riconosce subito: chi non ha vissuto il drammatico momento quando mamma metteva in ammollo sto pescione secco a pezzi, che faceva na puzza in tutta casa per una settimana?
quando poi lo faceva alla vicentina, ne teneva da parte un po' da fare mantecato per me. amore di mamma, ricordi felici di infanzia a sbattere sto baccalà in terrina con l'olio a filo filo filo finchè non succedeva la magia e non diventava cremosissimo.
ecco, il baccalà mantecato è tipo il cibo degli dei. una cosa che mangerei sempre. con tutto.
ma è una tale bega farlo, che piuttosto lo pago al peso d'oro di quasi 27 euro al kg sotto il salone, e la volta che non ce la faccio proprio più, me la tolgo così!

mercoledì 29 maggio 2013

...beh... mi presento!

ciao a tutti!
grazie perchè siete passati di qua!
prima di essere silvergelly, nella vita di ogni giorno sono marcella e ho 31 anni, vivo a padova e si, mi piace il cibo. tantissimo.
#cucina_con_silvergelly è nato per mettere un po' di ordine tra le mille foto di instagram.
la maggior parte delle mie foto ritrae ovviamente cibo, sono una food maniac! di base amo fotografare su instagram le cose belle che mi capitano durante la giornata, e per me avere il piatto pieno di cose buone è una cosa bellissima!
qui ci saranno un po' delle ricette che ho messo in passato su ig, spiegate per bene (scrivere con la tastiera dell'iphone è uno strazio, specie se lo fai con le mani sporche di farina) e metterò anche qualche ricetta in più.
cucino cose molto semplici e il 99% delle volte quello che vedete fotografato me lo sono anche mangiato. e se riesco a farlo io, ce la potete fare tutti!
se cucinate con me, poi fatemi sapere com'è venuto a voi e se vi è piaciuto!
un abbraccio e buon appetito!
marcy